Un report che analizza la percezione del quartiere Barriera di Milano da parte dei giovani dell'Oratorio Michele Rua.
Barriera di Milano, quartiere situato a Nord-Est della città di Torino, è una zona considerata periferica e il
quartiere, agli occhi dell’opinione pubblica, viene visto come frammentato economicamente e socialmente, con
problematiche di varia natura. Tra le varie aree di Torino, la zona è, in particolare, Borgata Monterosa (luogo in
cui
si colloca l’ Oratorio) è contrassegnata da tassi di disoccupazione superiori alla media cittadina.
Inoltre risulta esserci un’elevata incidenza di famiglie con potenziali difficoltà economiche e la presenza di
giovani
NEET (Neither in Employement or in Education or Training) ossia giovani che non studiano e non lavorano.
Il seguente report, elaborato dal Think tank giovanile torinese Omnia Torino in collaborazione con l’Oratorio
Salesiano
Michele Rua, ha come scopo quello di analizzare la percezione del territorio di Barriera di
Milano da parte delle ragazze e dei ragazzi che lo frequentano e lo vivono, a partire dai giovani del
citato Oratorio.
Nel suo insieme l’indagine, effettuata tramite questionario online in forma anonima, ha l’obiettivo
di
evidenziare problematiche, opportunità, fattori positivi e negativi del territorio di Barriera di Milano, dando voce
ai
giovani tra i 16 e i 30 anni.
Per quanto riguarda la percezione del quartiere è stato chiesto agli intervistati di esprimere una valutazione
tramite punteggio da 1 (minimo) a 4 (massimo) sulla presenza /assenza di buon vicinato, solidarietà, presenza di
luoghi aggregativi significativi, proposte culturali e buone scuole vicine per i fattori protettivi (bonus)
; per i fattori di rischio (Malus) disuguaglianze economiche, disuguaglianze sociali, razzismo, (in) sicurezza,
degrado urbano.
Per un ascolto diretto sono state inserite le seguenti domande aperte:
1. Reputi manchi qualcosa di essenziale in Barriera? Se si, cosa?
2. Esprimi 3 caratteristiche positive di Barriera.
3. Esprimi 3 caratteristiche negative di Barriera.
4. Riconosci la presenza di una o più eccellenze (scolastiche, sociali, imprese) di Barriera? Quali?
Dopo un focus sull’emigrazione da Barriera a Torino, agli intervistati è stato chiesto di esprimere delle valutazioni sull’Oratorio, al fine di verificare se, per i giovani, la struttura del Michele Rua rappresenti una sorta di luogo sicuro in cui crescere e formarsi.
Sebbene il campione in analisi non sia rappresentativo della popolazione dell’intero quartiere, diversi elementi
possono
essere riassunti in una panoramica generale.
Dall’analisi, Barriera di Milano è un quartiere con evidenti problematiche su diversi aspetti: gli
elementi negativi sono stati espressi in misura maggiore rispetto alle presenze e agli aspetti positivi.
Il senso di insicurezza è accompagnato da una forte presenza di disuguaglianze economiche e
sociali, creatrici di tensioni di varia natura. Il degrado assume diverse forme come la sporcizia nelle
strade, la mancanza di servizi ed educazione. La sensazione di un abbandono generale in quanto il
quartiere viene visto come lasciato a se stesso e dalla “brutta reputazione”.
Per gli aspetti positivi e di forza, la ricchezza multiculturale presente sul territorio, riscontrata e apprezzata, richiede alla società civile e alle istituzioni pubbliche, un vivo impegno nella costruzione di una proposta interculturale. Così come andrebbe applicato un forte sostegno alle attività culturali, viste come essenziali per un fermento sociale e giovanile positivo per l’intero quartiere.
Dai dati raccolti emerge anche un impatto importante delle organizzazioni che operano sul territorio e un forte senso di comunità. Le scuole e i centri di educazione non formale sono eccellenza e veri e propri punti di riferimento; tra questi rientra l’Oratorio e il ruolo del Rua.
Questo lavoro rappresenta il primo step rispetto ad un progetto di ricerca più ampio che si svolgerà su tutta la città. Tale azione può essere descritta come “i giovani che si parlano e si ascoltano” al fine di donare valore alle parole e alla comprensione di Torino da parte delle ragazze e dei ragazzi che la abitano e la vivono.